Il filo rosso dell’isola: La storia di Elba Holiday Houses

Una famiglia, una storia, una destinazione: l’Isola d’Elba 

Nel cuore delle acque cristalline dell’Arcipelago Toscano, tra le colline scoscese e le spiagge dorate, l’isola d’Elba si erge come un gioiello inestimabile, custode di storie avvincenti e di incantevoli segreti. Qui risiede una saga familiare che intreccia il destino di anime legate da un filo trasparente: Laura e Franco, i miei genitori, e me, la narratrice di questa storia.

Il legame tra montagna e mare

Laura, ancora una fanciulla, fece il suo primo ingresso nell’isola negli anni ’60, trasportata dal vento dell’avventura e dalla calda accoglienza degli amici del padre Renzo. Era come se l’Elba, con le sue verdi distese di castagni ed il mare che danzava all’orizzonte, avesse già tessuto un legame invisibile con la nostra famiglia.

Le parole di mio nonno risuonano ancora vive nella nostra memoria: questa zona dell’isola aveva castagni, simili a quelli della nostra amata Biella, ma con l’aggiunta magica del mare azzurro che si stagliava all’orizzonte. Fu così che Poggio, con la sua piazza vivace e la vista mozzafiato su Marciana Marina, divenne il faro magnetico della nostra esistenza. Attraverso i ricordi miei e dei miei genitori, mi immergo in un viaggio attraverso il tempo, dove il profumo del mare mescola i ricordi di infanzia con le sfumature della maturità. Mio nonno e mia nonna, colti da un amore viscerale per questa terra, decisero di costruire il loro nido di pace e serenità, un rifugio dove amici e parenti potessero condividere l’incanto di quell’angolo di paradiso.

Innamorarsi dell’Elba: una storia d’amore

Mia mamma non era più una bambina e le vacanze all’Elba nei mitici anni ’70 sono tra i suoi ricordi più belli. Qui ha passato vacanze indimenticabili in compagnia di amici, della famiglia e del suo amato fidanzato Franco che poi è diventato suo marito e mio padre. Dal loro amore sono nata io che ho respirato la brezza marina fin dall’infanzia.

Dico sempre che il mio legame con l’isola e le sue spiagge è simboleggiato da questo aneddoto. Un mattino di una assolata giornata di agosto del 1981 io avevo un anno e gattonavo ancora. Quella mattina la mia famiglia mi aveva portata sulla meravigliosa spiaggia di sassi bianchi della Fenicia, a Marciana Marina, ancora oggi la mia preferita. Stufa di non essere autonoma, sotto gli occhi divertiti di tutti, aggrappandomi con le manine alle estremità della gonnellina del mio vestitino per tenermi in equilibrio, ho cominciato a camminare! I miei minuscoli piedini stavano perfettamente sopra i piccoli sassi bianchi di quella spiaggia incantevole ed io felice ho mosso i primi passi nel mondo e su quell’isola che tanto mi avrebbe offerto.

La storia di una grappa dalla Toscana al Veneto

Gli anni passavano e la nostra famiglia avviava una serie di attività che avrebbero plasmato il carattere e la tradizione di questo luogo. La fondazione della Grappa dell’Elba sulla Provinciale che da Marciana Marina porta a Poggio, occupa un posto d’onore nei nostri ricordi. Mio papà, imprenditore tessile di Biella, fu il primo amministratore della distilleria, complice il suo carattere coraggioso ed eccezionale. Ma gli intrecci familiari con il mio papà e la sua famiglia non finiscono qui e lo vedremo più avanti! Come dicevamo, il nonno materno Renzo ha avviato una distillazione artigianale della grappa che, arricchita dal terroir unico dell’Elba, ha generato non solo un distillato di grande qualità, ma anche un tesoro di ricordi preziosi che perdurano nel tempo.

È stato un momento di emozione indescrivibile quando, durante un recente viaggio nella provincia di Vicenza, abbiamo scoperto che una delle bottiglie della Grappa dell’Elba era esposta a Schiavon, un piccolo paese di mille abitanti ai piedi della pedemontana Veneta, lungo la strada che da Vicenza porta a Bassano del Grappa. Quella bottiglia non contiene solo una grappa di straordinaria qualità ma racchiude in sé il sapore dell’avventura, del sacrificio e della passione che hanno caratterizzato l’impresa del mio adorato nonno Renzo. E ora, grazie alla mostra, numerosi visitatori hanno l’opportunità di conoscere e apprezzare l’eredità di una famiglia che ha dedicato tanto amore e impegno a quest’arte millenaria.

Le curiosità non si esauriscono qui, poiché abbiamo fatto un viaggio nelle zone del Veneto per rendere omaggio alla famiglia di origine del mio nonno paterno Pietro, che risiedeva in quella zona. Arrivati alle pendici dell’Altopiano di Asiago, per i ricordi che ci legano alla montagna e all’adorato nonno paterno, ci siamo ritrovati immersi nei ricordi legati alla grappa del nonno materno, e quindi di nuovo al calore delle spiagge elbane.

I ricordi hanno il meraviglioso potere di rendere situazioni, persone e luoghi immortali, nel caso della mia famiglia essi si intrecciano con la storia e la cultura dell’Elba.

Dalla grappa all’ accoglienza: continuità e passione sull’isola

Mentre gli anni trascorrevano, l’attività agricola dell’isola cedeva il passo al turismo, aprendo nuove opportunità. È così che la mia famiglia ha preso la decisione di trasformare il luogo in cui sorgeva la distilleria in un accogliente residence, Elba Holiday Houses.

Oggi mia mamma Laura, mio papà Franco ed io, Irene, siamo pronti ad accogliervi. Nonostante le nostre origini biellesi, nel profondo portiamo con noi un pezzetto dell’essenza elbana.

Nel momento in cui il sole si tuffa nell’orizzonte del porto di Marciana Marina, mi fermo a riflettere con gratitudine sul lungo cammino percorso. Attraverso alti e bassi, gioie e sfide, abbiamo mantenuto saldo il legame con l’Elba, perpetuando l’eredità dei nostri avi. Ogni ospite che varca la soglia di  Elba Holiday Houses si immerge in un’esperienza indimenticabile, intessuta di autenticità ed amore per questa terra incantata.

Così il filo rosso dell’isola continua a tessere le storie di coloro che vi si avventurano, guidati dalla saggezza e dalla determinazione di una famiglia che non vede l’ora di ospitarvi.

 

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